+385 51 312 280
Mediteran Adria d.o.o. - Putnička agencija, Janka Polić Kamova 83, 51000 Rijeka, Hrvatska
Lun - Ven 08:00 - 16:00

Luoghi d’Interesse

Grad Rovinj, Crkva Sv. Eufemije
Copyright: Maistra Rovinj 


La chiesa di Santa Eufemia
Centro della città vecchia
Tesoro sacrale e culturale

L'imponente chiesa è stata originariamente costruita ai tempi del grande Impero Romano e dedicata a San Giorgio martire. Nel 800, come racconta la leggenda, le onde hanno portato sulla riva di Rovigno un sarcofago con il corpo della martire Eufemia. Più tardi, verso il 950 inizia la costruzione di una chiesa più grande e della cappella che stavolta è dedicata ai santi Fumi (Eufemia) e Giorgio. Agli inizi del 17simo secolo si edifica il campanile su cui e posta la statua bronzea della santa. Gli innumerevoli pellegrinaggi hanno spinto gli abitanti ad ampliare il tempio. Nell'anno 1725 inizia la costruzione della chiesa che ha mantenuto il suo aspetto fino ad ora. La facciata barocco veneziana è costruita in pietra bianca lavorata, l'interno è decorato con numerosi altari marmorei, absidi, bassorilievi e statue di santi, la sacrestia ed il coro canonico posto dietro all'altare maggiore.



La città vecchia di Rovigno
Il vecchio nucleo cittadino
Tesoro culturale.

L'antico centro cittadino è stato proclamato monumento culturale già nel 1963. Il modo di edificare le case, le stradine e le piazze, i camini era condizionato dagli spazi angusti su cui è cresciuta quella che è oggi la più romantica città sulla costa orientale dell'Adriatico. Le mura cittadine e le torri risalgono al 7mo secolo. A suo tempo la città ha avuto sette grandi porte delle quali sono rimaste solo tre: la porta di San Benedetto, della Santa Croce e la Portica (porticina). Nel XVII secolo, al posto della porta cittadina, fu costruito l'arco barocco di Balbo che oggi rappresenta l'ingresso all'antica città storica.



Il Battistero della Santissima Trinità
Città vecchia, piazza sul pantano
Celebrità sacrale

La più antica costruzione della città fu edificata nel 13mo secolo. La chiesetta di forma ettagonale ha degli interni interessanti per il straordinario dettaglio della transenna con l'illustrazione del Golgota. Il piccolo edificio rappresenta una celebrità di gran valore per la città ed è una delle poche conservatesi ai nostri giorni.



Il convento Francescano e la Chiesa di San Francesco
Il vecchio nucleo cittadino
Celebrità sacrale

Nell'anno 1702 è cominciata la costruzione di questo edificio barocco dedicato a San Francesco d'Assisi. Nella chiesa ci sono numerosi altari, una pittura d'altare di gran valore rappresentante della Madre di Dio con i Santi  datata al 18simo secolo, l'organo del XIX secolo e molti altri arredi sacri. Nel convento adiacente alla chiesa è custodita la biblioteca  con oltre 8000 libri e documenti di valore di cui molti sono vere rarità. All'ingresso si trova un pavimento a mosaico con iscrizioni latine, come pure un museo con opere sacrali artistiche.



Il castello sull'isola di Sant' Andrea
Arcipelago di Rovigno
Tesoro architettonico storico

L'isola di Sant'Andrea è la maggiore dell'arcipelago ed è abitata già dal 6sto secolo. I primi abitanti sono stati i Benedettini che costruirono un convento. Dopo la loro dipartita, nel XV secolo, la chiesa ed il convento furono insediati dai Francescani. Dopo di questi e dei francesi, l'isola fu acquistata dalla ricca famiglia Huetteroth che trasforma il convento in villa per il riposo e tutta l'isola in un parco pieno di piante provenienti da tutto il mondo, di cui ancora adesso ne restano oltre a 180 specie. L'ex convento è trasformato, nel XIX secolo, da villa in castello. Ai nostri giorni si conserva parte della chiesa benedettina in cui trova sistemazione il museo marittimo; sull'isolotto adiacente, separato da un terrapieno, è situato il cimitero di famiglia.


Dvorac Sv. Andrija, Crveni Otok, Rovinj
Copyright: Maistra Rovinj 


Duecastelli (Dvigrad)
A circa 17 km. ad oriente dal centro
Tesoro d'importanza storica

I resti della città fortificata medioevale risalgono al periodo degli Illiri. In quei tempi esistevano due insediamenti dai quali deriva Duecastelli che si sviluppò in un importante possedimento del patriarca di Aquileia con il nome di Duecastelli. Più tardi Duecastelli passa sotto i poteri di Venezia. Alla metà del XVII secolo, dopo che la peste aveva infierito sull'Istria, gli abitanti di Duecastelli abbandonano la città e si trasferiscono nel vicino Canfanaro (Kanfanar). Duecastelli ha conservato fino ai nostri giorni la sua forma e l'aspetto.



La chiesa di San Tommaso
Circa 4 km. a settentrione dal centro
Architettura ecclesiastica

La costruzione sacrale, a forma di croce, fu costruita nel 1388 quantunque molti storiografi riportino della sua esistenza già nell'ottavo o nono secolo. Interessante costruzione, cui si accede con una gradinata, appartiene alla confraternita di San Francesco. L'interno è abbellito da un'abside di 6 metri, dalle absidi laterali e dalla navata centrale, dal pavimento conservato nel suo aspetto originale, dal recinto dell'altare, dai resti degli archi e del campanile, dai sacri arredi e dai pilastri con i capitelli.



Il museo civico.

Si trova nel palazzo barocco dei conti Califfi del XVII-XVIII secolo. Fu fondato nel 1954 su iniziativa degli artisti figurativi rovignesi. La loro intenzione era che il museo fosse il posto in cui si raccogliessero tutte le ricchezze culturali ed in cui si realizzasse tutta la ricca attività espositiva. Il museo opera per il pubblico con una doppia funzione: quale galleria cittadina e come sistemazione stabile in cui vengono esposte le opere più valide del ricco repertorio. Sistemazione archeologica, marineria, collezione degli antichi maestri, arte croata contemporanea, sala di Alexandar Kircher. Nel corso del suo mezzo secolo d'esistenza si sono create ricche e valide collezioni: arti contemporanee (circa 1500), antichi maestri, reperti archeologici, etnologia, biblioteca, documenti e fotografie sulle operazioni del battaglione partigiano "Pino Budicin" ed altri. A causa delle scarsità di spazio per ora è accessibile per il pubblico solo una parte minore dei fondi del museo.



Eco-museo "la casa della Battana"

Nei porti locali, protetti dai venti, anche ora sono legate numerose battane rovignesi, battelli dal fondo piatto che, che per la caratteristica e longeva struttura lignea, sono poste sotto l'alta tutela dell'UNESCO. Da questo si è sviluppata l'apertura dell'Eco-museo  "La casa della Battana", progetto dinamico che oltre alla mostra stabile della battana, degli attrezzi e degli arnesi per la pesca, offre con manifestazioni correnti un'esperienza unica di legame tra le tradizioni e la vita moderna, il passato e l'attualità e prima di tutto il racconto  della battana che ancora oggi è parte della vita giornaliere di Rovigno. Oltre agli altri riconoscimenti il museo ha ottenuto il primo premio al congresso "The Heritage-Excellence Club", parte della Fiera dei musei e delle tradizioni all'Expo di Colonia (Koeln).



Mini museo nel parco bosco Punta Corrente (Zlatni rt)
Situato nella ex casa appartenente al guardia boschi nel bosco di Punta Corrente.

Il museo è dedicato alla famiglia Huetteroth che. alla fine del XIX e l'inizio del XX secolo,aveva la proprietà del Parco bosco. Il baroni austriaco Georg Huetteroth  aveva avuto intenzione di realizzare in questo luogo un vero centro turistico ma era stato impossibilitato dalla prematura morte. Le sue idee hanno però accelerato lo sviluppo del turismo di Rovigno e già nel 1913, con l'ausilio della di lui consorte fu inaugurato il primo Grand Hotel "Adriatico".



La galleria, bottega e collezione etnografica "Trani" – storia dei vecchi pescatori rovignesi


Negli ambienti della galleria, che si trova in centro città, l'autore e proprietario sig. Trani, realizza da solo modelli in legno di battane, di varie grandezze. I visitatori possono ammirarvi più di cento campioni esposti: dalle pitture e sculture dedicate ai pescatori ed al mare, ai modelli di battane ed altri battelli, fino ai vecchi attrezzi usati dai calafati nella lavorazione delle battane. Alcuni esemplari d'attrezzi sono vecchi di più di duecento anni e sono certamente campioni di valore da museo e testimonianza dei tempi trascorsi.



La Croazia in miniatura – galleria all'aperto


Desiderate conoscere, vedere e visitare la Croazia – non è più indispensabile l'automobile, il treno o l'aereo, basta venire a Rovigno, nel parco Mini Croazia e potrete girare tutto il paese in mezzora o poco più. I visitatori hanno occasione di passeggiare per  città come Ragusa (Dubrovnik), Spalato, Fiume , Osjek, Karlovac fino all'Istria ovvero alla galleria del Monte Maggiore, il Canale di Leme, l'arena di Pola e concludere il viaggio nella chiesa di Santa Eufemia a Rovigno.



I bastioni cittadini e le porte


Già ne VII secolo Rovigno era circondato da bastioni che furono rinforzati e integrati da torri. La città aveva sette porte di cui si sono conservate tre: le Porte di San Benedetto, la Portica e la Porta di Santa Croce'



L'arco di Balbo

Al suo posto una volta stava la porta principale della città fortificata: Porton della pescheria. Negli anni 1678-1679 la vecchia porta  viene demolita ed al suo posto si costruisce l'arco di Balbo. E' realizzato ai tempi del capitano Daniele Balbo e di ciò testimonia l'iscrizione su una lastra di marmo posta sull'arco.



Le isole e la costa di Rovigno

Circa 1 km. ad occidente dal centro della città
Territorio tutelato

Il gruppo di isole è formato da oltre 20 isole, isolette e scogli mentre la costa, zona tutelata, si compone da numerose insenature e capi. La particolare natura è un connubio di piante e vegetazione mediterranea e montana. Si confondono pini, cipressi, cedri, il bosco di lecci con i pini marittimi ed i particolari terreni coltivati. Oltre alla vegetazione autoctona si possono incontrare anche piante esotiche, ma andando verso l'interno troviamo querce, la macchia di lecci ed il rovere. Il retroterra è ricco di piante mediterranee, di chiome arboree e di alti pini.



Il parco bosco di Punta Corrente (Zlatni rt)

Fuori dal centro della città vecchia, verso nord
Importante parco

Secondo parco, per importanza, sull'Adriatico. Il parco bosco fu creato dal conte Huetteroth tra il 1890 ed il 1910. Nel parco sono state messe a dimora molte piante locali ed esotiche, alberi ed altra vegetazione che furono portati durante gli anni da paesi lontani, Messico, Americhe e Giappone. Cipressi, pini, cedri ed altre piante mediterranee ci donano un'ombra centenaria.



La palude Palud e le due sorelle
A circa 8 km. a sudovest del centro città
Particolare riserva ornitologica.

Nella baia di Palud, otto chilometri a sudovest di Rovigno, si trova la prima, e per ora anche l'unica "speciale riserva ornitologica" in Istria. Gli ornitologi hanno segnalato la permanenza di oltre 200 varietà d'uccelli. Dato che nel parco non è permesso l'accesso dei cacciatori sul posto si trova una ricca dimora di fagiani, pernice e quaglie e vi nidificano e vivono varie specie di anitre selvatiche, folaghe,  smerghi e gallinelle, ilvie, rigogoli, picchi, pispole e gazze....Oltre all'autoctono fitto bosco con bellissimi esemplari di querce e lecci, nella parte settentrionale della palude si trova una vera foresta di enormi salici. Sulle isole Due Sorelle (Dvije sestrice) nidificano i gabbiani mentre la punta Gustigna (Gustinja), per i molto pregiati lecci, è singolare "riserva di vegetazione boschiva".



Cava di pietra Fantasia

Si tratta di "monumento della natura tutelato" sito geologico di valore mondiale. Non esiste migliore esempio e più chiara dimostrazione dei fenomeni geologici dei terreni carsici, delle strutture e delle forze che hanno dato forma a questa cava di pietra abbandonata. Si trova nella località Monfiorenzo (all'uscita di Rovigno, sulla strada Rovigno-Pola).



Moncodogno (Monkodonja)


Giacimento archeologico preistorico scoperto nel 1953 nel sito omonimo che dista circa 5 km. da Rovigno ovvero di fronte al paese di Cocaletto  ed al AC Veštar. Quello di Moncodogno  è uno dei 350 castellieri finora registrati in Istria. Gli oggetti reperiti durante le ricerche sono datati dalla prima alla mediana era del bronzo cioè dai 1800 ai 1200 anni prima di Cristo.